Osservazione di aurore boreali
Le aurore sono prodotte da particelle elettriche che arrivando dal Sole in seguito ad una intensa attività espulsiva di massa coronale, colpiscono la parte di atmosfera compresa tra i 100 e i 500 km di altitudine e quando il fenomeno elettrico si esaurisce, l'energia prodotta dagli elettroni si trasforma in luce visibile. Soprattutto nel periodo undecennale di maggior attività solare, la comparsa di un grande gruppo di macchie solari è la prima avvisaglia di una intensa attività espulsiva di massa coronale. Le particelle energetiche emesse dal Sole viaggiano attraverso lo spazio interplanetario ed in circa 50 ore raggiungono la Terra con una velocità compresa tra il milione e 400.000km/h e 2.800.000 km/h, trascinando con sé parte del campo magnetico solare.
La magnetosfera terrestre funziona come uno scudo, schermando la Terra dall'impatto diretto delle particelle cariche che compongono il vento solare. Le particelle sono deviate lungo il bordo esterno della magnetosfera e passano oltre la Terra, ma una parte di esse può penetrare la magnetosfera. Con complessi processi di accelerazione, interazione con la ionosfera terrestre, immense quantità di protoni ed elettroni si depositano nell'alta atmosfera a circa 100Km di altitudine dal suolo terrestre originando il fenomeno delle aurore.
Le zone artiche dispongono di una scarsa protezione magnetica e pertanto risultano esposte a questo fenomeno.
I particolari colori di un'aurora dipendono da quali gas sono presenti nell'atmosfera, dal loro stato elettrico e dall'energia delle particelle che li colpiscono. L'ossigeno atomico è responsabile del colore verde, l'ossigeno molecolare per il rosso, mentre l'azoto causa il colore blu.
Per poter usufruire del miglior spettacolo che la natura può offrire è necessario tenere in cosiderazione molti fattori, oppure partire ed affidarsi alla fortuna del caso.
In primo luogo va considerata la fascia in cui si verificano le aurore (ovale aurorale) che ha un diametro di circa 2.000km centrato sul polo magnetico che in genere si trova tra i 60° e 70° di latitudine (il polo magnetico non va confuso con il polo geografico che è spostato di circa 11°).
Considerando che il fenomeno delle aurore si verifica maggiormente nella stagione invernale quando le ore di buio sono maggiori, non è da sottovalutare il clima del luogo in cui si pensa di soggiornare.
Anche i mezzi di trasporto locali richiedono una attenta anlisi.
Dopo queste valutazioni si preparano le valigie e si passa all'osservazione del Sole.
Appena la nostra stella emette un flare di particolare intensità, si consultano le condizioni meteorologiche della località prescelta e se è previsto sereno si parte per raggiungerla con un certo anticipo sulle 50 ore necessarie alle particelle del vento solare per raggiungere la nostra magnetosfera.
La zona da noi prescelta è stata la regione di Tromso (Norvegia) per tutta una serie di motivi ben calcolati e migliorati sulla base dell'esperienza del 2014 che fruttò la cattura di poche immagini.
La disponibilità di un'auto noleggiata ha favorito la permanenza all'aperto per quasi tutta la notte ed inoltre durante il giorno ha permesso spostamenti per visitare luoghi turistici caretteristici.
L'Attenta valutazione di ogni particolare ed un po' di sacrificio ha portato grande ed indescrivibile stupore.
Alcune immagini
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