bolide 2017_05_30 - il cielo per passione

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Bolide del 30 maggio 2017


Il 30 maggio 2017 alle ore 23:09:21 nel cielo del nord Italia, è apparsa una scia luminosa che ha lasciato stupefatte e confuse molte persone che hanno assistito all'evento.
Si è trattato di un bolide, una meteora più luminosa del solito che può attrarre l'attenzione e fare alzare lo sguardo anche a coloro che non stanno osservando il cielo, ma per il cambiamento di luminosità che li circonda, intuiscono che qualche fenomeno celeste sta avvenendo.
Secondo alcune testimonianze, il bolide emetteva luce intensa di colore verde molto tenue (paragonabile ad un galleggiante da pesca fluorescente), mentre la scia lasciata dietro di sé era di colore tendente al rosso/arancio.
Per i dettagli tecnici invece sono attive delle stazioni di rilevamento sparse per il nostro pianeta.
A Faenza è presente una stazione di rilevamento meteore composta da due apparecchiature di rilevamento della rete nazionale IMG-UAIsm ed internazionale IMO sezione videometeore.
La stazione di Faenza contraddistinta da "IMO site code 14330" ha ripreso perfettamente l'inizio del percorso del bolide con entrambi i rilevatori, stabilendo che il piccolo oggetto cosmico è entrato in atmosfera a velocità molto bassa e ad un'altezza dal suolo di circa 100 KM.
Il bolide, rimasto visibile per circa quattro secondi, si è acceso nei pressi della costellazione del Boote, ha attraversato l'Orsa Maggiore, il Drago e si è spento nell'Orsa Minore poco a sud della stella Polare, mentre i calcoli della proiezione al suolo definiscono una traiettoria che si è sviluppata lungo una linea con inizio in prossimità di Casola Valsenio fino ad Adria. (dati soggetti a ratifica in base ai calcoli attualmente in corso).
La stazione di rilevamento di Faenza è composta da due videocamere specifiche per ripresa notturna e software dedicato per l'acquisizione di meteore.
La videocamera "Mario" gestita da Mario Bombardini rileva la parte di cielo nord-ovest ed è attiva dal dicembre 2011.
La videocamera "Jenni" gestita da Francesca Cineglosso rileva la parte di cielo sud-est ed è attiva dal mese di agosto 2013.
I dati delle meteore o bolidi intercettati dal rilevatore "Mario", vengono posti a confronto con le stazioni di Genova e Scorzè per costruire una triangolazione precisa atta a definire il punto di provenienza del meteoroide, mentre i dati intercettati dal rilevatore "Jenni" vengono confrontati con una stazione sulla costa della Croazia e Venezia.
I risultati della triangolazione portano a definire il punto esatto di provenienza e costituiscono la base di partenza per calcolare l'orbita di un eventuale corpo progenitore, oppure stabilire se si è trattato di un frammento di polvere interplanetaria.
Inoltre con questo metodo, in caso l'oggetto non vaporizzi completamente, si può calcolare con estrema precisione la zona dove cercare il meteorite arrivato fino al suolo.
Il bolide del 30 maggio 2017 fa parte di un meteoroide di piccole dimensioni che non comporta alcun pericolo e che ha regalato un ottimo spettacolo soprattutto nella zona della pianura padana.
La luminosità di meteore o bolidi è data dalla velocità con cui si muovono.
I bolidi, possono essere accompagnati da un intenso fruscio o da un boato causato dall'onda d'urto che si crea nella nostra atmosfera per l'impatto del meteoroide.
Nel caso in questione, il fruscio ed il botto è stato avvertito solo nella zona di Ferrara e Rovigo, zone in prossimità dell'esplosione che ha disintegrato il piccolo corpo celeste.
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Termini tecnici:

Meteoroide - è un oggetto naturale solido di una grandezza approssimativamente tra i 30 micrometri ed 1 metro che si muove o proviene dallo spazio interplanetario. Il limite di 1 metro di dimensioni non è un limite fisico; è fissato convenzionalmente. Corpi più grandi di 1 metro tendono ad essere prevalentemente detriti asteroidali, piuttosto che cometari. Anche il limite di 30 micrometri di dimensione non è un limite fisico, ma fissato convenzionalmente. C'è una rilevante popolazione di corpi sia più piccoli sia più grandi di 30 micrometri. Nel campo delle osservazioni meteoriche, ogni oggetto da cui scaturisce una meteora può essere classificato come meteoroide, qualsiasi taglia abbia.

Meteora - è la luce ed i fenomeni fisici ad essa associati (surriscaldamento, impatto, ionizzazione), che risultano dall'ingresso ad alta velocità di un oggetto solido proveniente dallo spazio in un'atmosfera gassosa. Il fenomeno della meteora può essere causato da un meteoroide, da un asteroide, da una cometa o da qualsiasi oggetto solido con le appropriate combinazioni di velocità, massa ed il cammino libero medio in un'atmosfera planetaria. Una meteora più luminosa rispetto alla magnitudine assoluta visuale (distanza di 100 km) di –4 è anche chiamata bolide o fireball, mentre una meteora più luminosa della magnitudine assoluta visuale di –17 è chiamata superbolide. La scia della meteora è la luce o la ionizzazione lasciata lungo la traiettoria della meteora dopo che questa si è esaurita.

Meteorite - ogni oggetto solido naturale che è sopravvissuto alla fase di meteora in un'atmosfera gassosa senza essere stato completamente vaporizzato e raggiunge il nostro suolo. Un meteoroide nell'atmosfera diviene un meteorite dopo che il processo di ablazione si ferma e l'oggetto continua un volo non luminoso verso il suolo. Un meteorite più piccolo di 1 millimetro è chiamato micrometeorite.
Parte iniziale del bolide ripreso
dalla stazione video JENNI
dell'IMG-UAIsm di Faenza (RA)
© Francesca Cineglosso

Parte iniziale del bolide ripreso
dalla stazione video MARIO
dell'IMG-UAIsm di Faenza (RA)
© Mario Bombardini
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